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La cattedrale, uno dei monumenti religiosi più antichi della Calabria, nel corso dei secoli subì diversi rifacimenti e restauri, i più…
La cattedrale, uno dei monumenti religiosi più antichi della Calabria, nel corso dei secoli subì diversi rifacimenti e restauri, i più notevoli furono eseguiti nel 1610 dal vescovo Sammarco che fece assumere alla cattedrale l’aspetto barocco, ricco ed elegante che fu poi potenziato nel 1701 dal vescovo Olivieri, nel 1725 ab imis dal vescovo Loyero che eseguì lavori di così vasta portata che riconsacrò la cattedrale e il bellissimo altare settecentesco, nella prima metà dell’Ottocento dal vescovo di Cariati Nicola Golia che ne fece restaurare la facciata ed infine nel 1949 quando il tempio, con grande sconcerto della popolazione di Umbriatico, fu denudato (venne smontato l’antico organo, il monumentale altare centrale, il bellissimo pergamo e il coro con i 26 stalli ignei, fu demolito il fonte battesimale e tutti gli altari lungo le navate laterali) e la cattedrale fu riportata alla sua originaria struttura architettonica di epoca normanna.
Largo Nicola Golia 5, 88823 UMBRIATICO
Un edificio religioso di origine settecentesca venne creato, nella località oggi denominata Madonna di Mare, per iniziativa dei feudatari principi di Tarsia. Essi ottennero la possibilità di organizzare qui una fiera dall’1 al 3 maggio. Proprio in questa località, infatti, si trova il complesso mercantile che nel corso del Settecento fu sede di quella fiera, una delle più importanti del comprensorio, la fiera di Santa Croce, che richiamava, per la ricchezza e la qualità delle mercanzie, le vicine popolazioni arberesh (Carfizzi, San Nicola dell’Alto, Pallagorio). All’inizio del XIX secolo, a causa delle invasioni turche che interessarono l’intera fascia ionica, la fiera venne interrotta. Si narra infatti che, proprio nel corso della cerimonia d’apertura, alla presenza del principe giunto da Napoli e di una numerosa comunità di mercanti, la fiera venne cannoneggiata da navi turche, forse per questo i mercati portano il nome di mercati saraceni. Formati da due file di arcate in pietra che un tempo servivano al posteggio-merci, dopo la loro ristrutturazione, ultimata nel 1990, sono divenuti scenario di attività artistiche e teatrali. Durante la festa patronale, che si svolge dal’8 al 10 maggio, la statua di San Cataldo viene portata in questo luogo, dove rimane all’interno di una chiesetta per un’intera notte.
Loc. Madonna di mare - 88811 Cirò Marina